prima pagina
CONTATTI - PROVINI D'AUTORE
07.04.2013 09:21
CONTATTI - PROVINI D'AUTORE
Postwords n.10
Giammaria De Gasperis
La scelta della foto migliore attraverso l'uso del provino a contatto. Le storie, i dettagli e i retroscena di alcuni scatti indimenticabili. Sessanta autori internazionali - tra i quali Roger Ballen, Elinor Carucci, Mark Cohen, Charlie Cole, Stephane Duroy, Donna Ferrato, Larry Fink, Gianni Berengo Gardin, Bob Gruen, Leonie Hampton, Ed Kashi, Christopher Morris, Asako Narahashi, Rebecca Norris Webb, Reza, Mark Steinmetz, Joseph Szabo, Phil Toledano, Albert Watson, James Whitlow Delano - testimoni della storia degli ultimi sessanta anni e dei protagonisti che l'hanno attraversata: da Ronald Reagan a Barack Obama, dalla repressione di Piazza Tienanmen al conflitto in Afghanistan, dalla Cecenia allo tsunami giapponese, da John Lennon ai Pearl Jam.
PREFAZIONE di CHRISTIAN CAUJOLLE
POSTFAZIONE di NAZARIO DAL POZ
ISBN 978-88-86795-87-6
PAGINE 212
FORMATO 12cm x 20cm
ANNO 2012
RILEGATO BROSSURA
neo-neoreoalismo
05.04.2013 19:30Negli anni a cavallo tra la seconda guerra mondiale ed il boom economico si sviluppa in Italia una corrente fotografica che pone al centro della propria ricerca la testimonianza diretta del quotidiano: il neorealismo, ovvero una pedissequa documentazione della realtà senza virtuosismi o accenti retorici. Gli esponenti di questo movimento, traslato dalla fotografia amatoriale a quella professionistica, sono nomi di spicco nel panorama artistico italiano. È grazie a loro che chi non ha vissuto quel periodo ha avuto la possibilità di comprenderne le dinamiche del cambiamento attraverso una rappresentazione della vita nei suoi aspetti più comuni e non ostentatamente ed ostinatamente sensazionalistici. Oggi la fantasia è messa a dura prova da una realtà che spesso mostra aspetti assai poco probabili: rappresentare ciò in fotografia è un esercizio controverso per la difficoltà di stabilire un confine tra vezzo estetico e ripresa "coatta". La finzione è sempre dietro l'angolo potenzialmente incarnata da entrambi i soggetti partecipanti all'evento fotografico. Anche solo una delle figure interessate all'atto dovesse "interpretare" il ruolo finirebbe per inquinare il risultato con inevitabili ripercussioni sull'efficacia della documentazione prodotta. La consapevolezza di essere attori serpeggia negli animi dei partecipanti corroborata tra l'altro dalla capillare fruizione dei contenuti in meccanismi di diffusione immediati nel tempo ed illimitati nello spazio. Ma anche questa forzatura potrebbe essere interpretata come una naturale conseguenza di atteggiamenti pur sempre riconducibili a condizionamenti ambientali. La trappola dell'ambiguità è in agguato all'interno di un confuso, caotico ed atipico "grande fratello" dove i partecipanti non ignorano il loro ruolo e dove le maestranze tentano di pilotare ciò che nelle premesse dovrebbe rappresentare la spettacolarizzazione del reale. Sicuramente nel gioco delle parti è il fotografo che, investito di un ruolo definito ed inequivocabile, deve registrare gli avvenimenti senza filtri culturali, estetici ed emotivi, lasciando al soggetto libertà completa di espressione consapevole o inconsapevole che sia: in entrambi i casi avremmo una documentazione genuina di azioni e comportamenti in grado di raccontare ed evidenziare peculiarità, attitudini e debolezze di ciò che si è voluto immortalare.
Clothesline, Fotografie di John Albok
05.04.2013 09:44Se si vuole applicare integralmente alla fotografia il concetto di street-life, questa esposizione ne incarna certamente lo spirito più emblematico. L'autore, John Albok filtra la realtà newyorchese attraverso il suo sguardo disincantato, restituendo una rappresentazione intima della città attraverso le vicende del quotidiano, quelle per intenderci che non fanno rumore e non riecheggiano nei circuiti mediatici. Uno spaccato di "normalità" che rende universale il concetto di comunità al di la dei confini e delle collocazioni geografiche. Gesti, consuetudini, oggetti ed azioni che ignoriamo per via della loro meccanica ripetizione, assorbiti dalla rituale ed ineludibile quotidianità. Un visione semplice e diretta delle stratificazioni sociali intercettate in ambienti quasi domestici dove vengono messe a nudo l'eterogenee composizioni familiari attraverso un analisi diretta di tutto ciò che ne testimonia la presenza e la vitalità, senza retorica e con una decisa impronta realistica.
Robert Doisneau reveal the secrets behind their images
05.04.2013 09:40
in questo documentario si vuole di mettere a nudo ciò che si nasconde dietro una scatto fotografico, analizzando alcune immagini di una delle icone più rappresentative della fotografia mondiale, Robert Doisneau:
"Credo che non si possano usare tutti i mezzi a disposizione, che ci siano ambiti segreti in cui non bisogna entrare. Senza tener conto che il sensazionale è spesso un ammissione di impotenza a vedere. Come l'esotismo: se ci si commuove davanti a una palma, è da stupidi, perché ci sono giorni in cui i platani sono splendidi. Contrariamente a quanto si crede, la stampa non spinge all'avventura, anzi spesso è una sventura. Più va male, più ci sono fotografi, e laddove ci sono molti fotografi si può star certi che si fotograferanno soltanto cose prive d'importanza."
Questo un sunto del suo pensiero, a voi le conclusioni.
Buona visione
la valigia messicana
05.04.2013 09:36Dopo più di settant’anni di rocambolesche peregrinazioni e diverse peripezie la “valigia” composta in realtà da tre scatole di rotoli di pellicola classificati con cura, rivelava il suo straordinario contenuto: circa 4,500 negativi di immagini ella guerra civile spagnola, scattate tra il 1936 e il 1939 da Robert Capa, ma anche dalla sua compagna Gerda Taro, tragicamente scomparsa nel 1937 durante la battaglia di Brunete; e da David Seymour, detto Chim. Una manna di documenti in ottimo stato di conservazione e, per larga parte, totalmente inediti, che presentano un panorama dettagliato del conflitto che ha cambiato il corso della storia europea. Vi si trovano anche immagini del fotografo ed amico Fred Stein rappresentanti la Taro – scatti che, dopo la morte della giovane donna, sono stati, legati intimamente a quelli della guerra stessa."
https://valisemexicaine.mahj.org
approfondimenti: https://www.artribune.com
KODACHROME
05.04.2013 09:31Un doveroso e nostalgico omaggio ad una pellicola che ha fatto la storia di kodak e della comunicazione per immagini. Tutti i più grandi maestri della fotografia planetaria sono passati per questa emulsione dai colori unici per raccontarci le storie e le vicende di buona parte del secolo scorso.
Richard Pak
05.04.2013 09:26
NEGATIVOPOSITIVO - Diario di uno stampatore
05.04.2013 09:19NEGATIVOPOSITIVO - Diario di uno stampatore, edizioni POSTCART
“Lo stampatore Luciano Corvaglia seleziona in questo libro 81 negativi con relative stampe di 40 fotografi diversi tra loro, spaziando dallafoto di reportage a quella di ritratto, ricerca, moda, arte e architettura. Una traccia e una testimonianza di quel mondo vastissimo e meraviglioso che è la camera oscura. Fotografi come Angelo Turetta, Giovanni Cozzi, Luciano Viti, Piero Marsili Libelli, Fabio Lovino, Francesco Zizola, Andrea Pizzi, Dario Coletti, Mario Peliti, Laura Salvinelli, Giovanni Canitano, Ottavio Celestino, Marcello Mencarini e molti altri aprono le porte del loro archivio per condividere con il loro confessore di camera oscura la bellezza e la magia di una stampa fotografica.”
Le nuvole non chiedono permesso
04.04.2013 19:36
Primo Premio Tagete 2008, sezione narrativa3° migliaio di copieDalla Patagonia all’Alaska, a piedi, in treno o in corriera. Cento giorni zaino in spalla e in compagnia di se stesso, portandosi dietro il bagaglio leggero di tante domande.Un viaggio inatteso, perché inattesa è anche la figura del viaggiatore: uomo di istituzioni, politico di lunga esperienza, nell’immenso continente americano Tito Barbini cerca una nuova leggerezza e nuove ragioni.Un libro che è allo stesso tempo diario di viaggio e reportage, riflessione politica e indagine esistenziale. E l’America delle madri di Plaza de Mayo, dei minatori boliviani, delle tante etnie indios, l’America che si sta aprendo a un’imprevista speranza di riscatto e giustizia, sa essere molto generosa: di emozioni, stimoli, idee, per un ritorno a casa che sia anche una nuova stagione di impegno.
Little Big press Travelling library
04.04.2013 19:30
Periodo
dal 1 marzo
al 7 Aprile 2013
Orario
tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
Costo biglietto
Intero: 7,50 euro
Ridotto: 6 euro
Scuole: 4 euro
Elenco delle riduzioni
|
Per informazioni
02.5811.8067
02.8907.5419
|
fotografia