Sky Mirror

04.04.2013 18:24

 

 

 

 

Sydney, Australia

 

La scultura gigante “Sky Mirror” del’artista britannico Anish Kapoor. L’opera, esposta al Museo d’Arte Contemporanea di Sydney, ha un 

diametro di 10 metri ed è costruita in acciaio inox. Lo specchio ha superfici concave e convesse che creano immagini in continua evoluzione come il sole e le nuvole in cielo in movimento e passant (AP Photo / Rick Rycroft)

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Tralasciando le considerazioni estetiche che non possono prescindere da un rigoroso criterio di soggettività, vorrei porre l'attenzione su un altro aspetto che in qualche modo emerge a gran voce da questa scultura gigante, ovvero la considerazione e lo spazio concesso alle opere d'arte all'interno di tessuti urbani e di riflesso sociali nelle più progredite realtà culturali del globo. Partendo dal fatto che un opera d'arte non è un semplice esercizio di stile ma è una forma di comunicazione che stimola sensibilità diverse, il suo ruolo nei confronti dei potenziali fruitori è anche quello di fissare dei punti d'interesse per il presente e di memoria per il futuro. Ogni popolo, ogni cultura viene ricordata, oltre che per le

conquiste (o le regressioni) sociali, anche per le impronte estetiche delle proprie città, dei propri monumenti e di tutto ciò che determina l'impatto visivo caratteristico e caratterizzante dell'epoca a cui fanno riferimento. Di esempi eclatanti e significativi la nostra storia e sopratutto le nostre città ne sono la testimonianza più tangibile. Ma (c'è sempre un ma!!) proviamo ad esaminare, rimanendo entro i confini del nostro amato "bel paese", gli ultimi decenni sino ad oggi.

Dicono che, ad esempio, in Argentina esista un monumento a tutto: alla madre, al padre, alla scuola, alle montagne, al mare e persino  al vento.  Nel bel mezzo della Patagonia, circondato dal nulla hanno installato un monumento dedicato proprio al vento (inteso come evento atmosferico): un modo come un altro per affermare un connubio tra lo spazio e le coscienze, senza invasioni di campo reciproche e nel rispetto delle prerogative proprie del contesto interessato. Stiamo parlando dell'Argentina, uno stato che non può essere certamente collocato tra i più progrediti ed opulenti del pianeta. In Italia cosa accade? Nulla! Anzi no, il nulla sarebbe preferibile allo scempio con il quale ci scontriamo ogni qualvolta  volgiamo lo sguardo sulle "bellezze" che ci circondano. Fatte salve le opere che cordialmente e molto generosamente ci ha voluto donare la madre terra, e quelle che ci hanno indegnamente lasciato in eredità i nostri lontani predecessori, le generazioni a cui apparteniamo hanno violentato il gusto estetico comune con devastazioni territoriali ed urbanistiche degne di una nazione del terzo mondo senza innesti artistici di rilievo ( non per mancanza di artisti...) a compensare monumenti al degrado, ecomostri e lottizzazioni selvagge. Facciamo un giro, ad esempio, nelle periferie della nostra capitale, dove un unica mano di un ristretto numero di costruttori ha edificato milioni di metri cubi di alloggi/dormitori tutti identici tra di loro, scrivendo regole urbanistiche prive di progettualità e sopratutto colpevolmente tollerate da amministrazioni comunali che nel migliore dei casi possono essere definire incompetenti. Una periferia romana sterminata,  stratificata in costruzioni prive d'identità che uccidono l'idea di armonia restituendo agglomerati di cemento che rubano spazio avanzando come il deserto. Di esempi simili se ne possono fare a migliaia per tutte le città italiane. Stiamo firmando il nostro presente con opere che ci condanneranno alla dannazione eterna da parte degli incolpevoli sfortunati nostri eredi. Sia chiaro, questo non è un problema di congiuntura economica o finanziaria, ma è un problema di ordine culturale e morale: la nostra è una società debole ed impoverita da messaggi subliminali che incitano alla pratica della prosaica cultura individualista, pratica che nel perseguire un benessere personale a discapito del prossimo, ineluttabilmente finisce il giro colpendo chi la adotta.

 

 
 

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