La valigia dei sogni

04.04.2013 18:12

recentemente è stata rinvenuta in Messico una valigia contenete negativi che si pensava fossero andati irrimediabilmente perduti. Il fatto in se è molto importante per la storia degli autori e per la storia della fotografia in generale. Ma, al di là dell'aspetto culturale, ciò che emerge da questo episodio è la capacità che le nuove tecnologie, ormai irrimediabilmente e quasi completamente impadronitesi della fotografia, di poter garantire la fruibilità degli archivi nel corso del tempo. E' un argomento sul quale si sono effettuate innumerevoli disquisizioni ma che all'atto pratico presenta seri problemi a livello di garanzie. Ho ancora da qualche parte una scatola piena di fotografie stampate, ingiallite, rovinate ma vere, tangibili, con addosso il profumo degli anni quasi a rappresentare una linea di collegamento con il periodo o l'attimo a cui le istantanee fanno riferimento. Non sarà comodo visionarle come dinanzi ad un monitor, ma le sensazioni che ti restituisce il contatto "fisico" con il supporto di stampa nessuno schermo potrà mai nemmeno minimamente avvicinare. E' vero che anche i files digitali possono essere stampati e conservati in una scatola di cartone, ma quanti di noi lo fanno? oggi quella valigia messicana si è trasformata in miliardi di gigabyte racchiusi in milioni di hard disk: chissà tra cento anni cosa troveranno al loro interno?

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