Il rigurgito analogico

18.04.2013 16:19

Avevamo accennato alla situzaione in cui versa attualmente la "pratica" fotografica: milioni di apparecchi digital-fotografici venduti ogni anno sono la spia di un cresciuto e continuo interesse per un settore in perpetua evoluzione. Evoluzione che ha inevitabilmente legato la sorte dell "entry level" a quella della telefonia mobile creando un connubbio sempre più saldo ed indissolubile tra fotografia e smartphone di ultima generazione. Questo trend è anche stimolato da artisti di calibro internzaionale che sposano la filosofia fotografico-minimalista intrinseca negli apparecchi di fascia amatoriale, arrivando persino a rafforzare la percezione del loro livello misurabile in modo inversamente proporzionale a quello del medium utilizzato. Restando nell'ambito non professionale, la tendenza ad emulare contestualizzazioni ed atmosfere vintage, raggiunta attraverso un overdose di effetti speciali tanto più diffusi quanto più semplici da utlilizzare, ha portato ad una sorta di "rigurgito analogico". Ricerca esasperata dell'effetto grana tipico delle emulsioni monocromatiche, vignettature spinte al limite, colori artatamente forzati e simulati decadimenti chimici sono solo alcuni dei sintomi (o delle patologie) del fenomeno in voga che, scavando un pò più a fondo, riflette forse una nauseabonda scorpacciata di tecnicismi spacca pixel raggiunti e raggiungibili anche grazie alla facilità di elaborazione post-scatto in camera chiara. Il rischio tuttavia di perdere di vista il punctum focalizzando l'attenzione sull'effetto (instantgram etc.) può far coincidere le due cose, ovvero il punctum diventa l'effetto che , quando non è il risultato di ricerche personali, si propaga con diffusione esponenziale restituendo milioni di foto con il medesimo soggetto: il punctum ovvero l'effetto. Un gioco di parole per dire che, banalmente, la differenza e l'originalità non sono legate al mezzo fotografico bensì alle idee ed alla fantasia di chi vuole raccontare e raccontarsi attraverso la forma espressiva della fotografia. Le nuove tecnologie quando sono utilizzate al servizio della nostra indipendenza individuale sono di grandissimo aiuto e stimolo. Hanno sicuramente un'accessibilita maggiore rispetto alla cara vecchia fotografia chimica e sono altresì più fruibili grazie alla rapidità di diffusione in quelle piazze virtuali stipate da miliardi di internauti in continua crescita e connessione. L'asticella della qualità si è spostata sensibilmente più in alto rispetto al passato, la concorrenza ed il continuo confronto hanno giovato in tal senso ad una consapevole crescita dell'arte fotografica, tuttavia la trappola del conformismo e della stereotipazione è costantemente in attesa di ignare vittime sprovvedute che ineluttabilmete si ritrovano al centro del suo ragio di azione. Poi c'è qualcuno che, timidamente, inizia ad esplorare il mondo analogico e qualcun'altro che medita un mesto ritorno. Ma questa è un'altra storia su cui torneremo.

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