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In rete prolificano i forum dedicati alla fotografia, sintomo evidente di un fervore per la materia in continua crescita. Il forum è il luogo deputato all'incontro/scontro di opinioni e punti di vista differenti. é anche il luogo dove è possibile argomentare, arricchendole, le proprie idee in merito ad un determinato argomento. Insomma un potenziale luogo di crescita. La prova provata di ciò la si acquisisce digitando un qualsiasi quesito o argomento sul motore di ricerca: le risposte più esaustive vengono fuori assai spesso dai forum, poiché l'incontro/scontro tra posizioni diverse genera un "affinamento" della verità abbastanza attendibile. Questo in linea generale; andando sul particolare, nel nostro caso la fotografia, possiamo constatare che i fatti non stanno proprio così. Le sezioni "vetrina" dei forum fotografici, dove gli utenti espongono le proprie immagini per ricevere elogi, critiche o suggerimenti, pullulano di contenuti a dir poco discutibili. Fatto salvo il diritto di ognuno di postare l'immagine che ritiene più opportuna, e fatto salvo il diritto di ognuno di apprezzarne o meno il contenuto, il problema reale si genera dalla mancanza di obiettività e, sopratutto, di competenza da parte di chi è deputato a giudicare, ovvero gli utenti. Le dinamiche che governano i forum somigliano molto a quelle delle comunità reali: si creano amicizie, simpatie, inimicizie ed antipatie; c'è chi molto istrionicamente si mette in evidenza, chi è più riservato, chi è polemico, chi accomodante ma sono veramente pochi coloro i quali affrontano l'argomento con distaccata attenzione e comprovata competenza. Il risultato è quello di tarpare le ali a forme di espressione diverse o alternative per omologarsi, nel disperato tentativo di farsi apprezzare/accettare dalla community, ad appiattite tendenze modaiole. Le buone intenzioni di chi frequenta queste piazze virtuali si frantumano nella inevitabile pratica del "giudizio di scambio", dove un elogio è un investimento da spendere al momento opportuno in una reciproca elargizione di pareri accomodanti. Non si spiegherebbero altrimenti stereotipate immagini con pletore di commenti votati alla esaltazione, specialmente verso membri leader che con il loro carisma generano una sorta di complesso di sudditanza nei confronti di buona parte dei lettori/fruitori/frequentatori. Ma carisma non è sinonimo di bravura e la controprova ne è la mancanza di apertura e di credito verso proposte alternative che, rompendo gli schemi consolidati, vengono assai spesso confinate all'oblio a tutto vantaggio delle esotiche testimonianze di pseudo-reporter, irrimediabilmente intrappolati nell'affannata ricerca del dramma e della disperazione umana.

 

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