Fuji XF 35 mm f/ 1,4

27.09.2013 22:14

 

 

 

Della Fuji XE-1 si è già detto molto, tanto, forse anche troppo. Stesso discorso per l'ottica XF 35 mm f/ 1,4, tra i best seller di casa fuji.
Vi domanderete: perchè parlarne ancora?
Tralasciando tutti gli aspetti tecnici inerenti questi due piccoli gioiellini cercheremo di concentrare l'attenzione esclusivamente sul target per cui sono stati concepiti: la fotografia.
 

Parliamo quindi della prova "su strada" dell'ottica  XF 35 mm f/ 1,4, un 35mm equivalente ad un classico 50mm su formato pieno. Fino ad oggi ho utilizzato la XE-1 quasi esclusivamente con il compatto 18 mm XF f/2 (ottica leggermente troppo grandangolare per i miei gusti) e raramente con ottiche Voigtlander tramite specifico anello adattatore. Per me con il 50mm è come tornare a casa dopo un lungo periodo di lontanaza, mi sento subito a mio agio come se il distacco non fosse mai avvenuto...

L'occasione per testare il nuovo acquisto è fornita da una passeggiata lungo le strade della capitale, sempre estremamente generose in termini di spunti fotografici. Settata la macchina con jpg on board e simulazione pellicola "neg pro h" ho potuto finalmente saggiare le doti del 35mm nel suo naturale terreno d'elezione: la  street photography .

C'è da dire che sia la macchina che l'ottica andrebbero conosciute ed utilizzate a fondo per poterne apprezzare i pregi e per ovviare agli inevitabili difetti intrinsechi ad un sistema giovane ed ancora non del tutto maturo come il neonato "fuji x".

La messa a fuoco automatica, ad esempio, non è propriamente un fulmine di guerra (specialmente per chi è abituato ad utilizzare macchine reflex) e volendo optare la le messa a fuoco manuale gli ausili software come il focus peaking non sempre garantiscono un feeling ed un efficenza ottimali. 

Tenuto conto di questi piccoli difetti di gioventù il resto è puro e semplice piacere di fotografare, potendo utilizzando un corpo macchina di estrazione dichiaratamente analogica (con pulsanti e ghiere al punto ed in numero giusto) ed un obiettivo con ghiera dei diaframmi sul barilotto che fa tanto vintage fondendo magistralmente l'esperienza d'uso "meccanica" con il progresso in campo ottico/elettronico.

Da assiduo utilizzatore di mezzi analogici (pratico ancora, quando posso, la camera oscura per sviluppo e stampa dei negativi) ho finalmente trovato qualcosa che rende meno traumatico il distacco, se proprio deve esserci, da un tipo di fotografia old style dove gli automatismi (comunque presenti) non incidono in modo preponderante nel processo costruttivo dell'immagine e la velocità operativa non occupa il vertice nella scala delle priorità del mezzo fotografico e di chi lo utilizza (fatti i dovuti distinguo legati ai generi affrontati ovviamente..). E' mia convinzione che non si possa prescindere dal medium e dal suo profondo ed intimo controllo per ottenere un esperienza totalizzante, tanto più quando questo medium va "cavalcato" piegandolo alle proprie esigenze. Un approccio filosofico che mira a creare una simbiosi uomo/macchina, una unità di intenti per superare la registrazione meccanica della realtà a vantaggio dell'interpretazione della stessa.

La fotografia è essenzialmente passione e piacere nel praticarla a prescindere dalla bravura e da bagaglio tecnico personale, quando poi i risultati ottenuti oltre a gratificare noi stessi meritano anche gli elogi dei fruitori avremo una gustosissima torta con tanto di ciliegina... 

Tornando al nostro 35mm, come era lecito aspettarsi la qualità  è da ottica di classe: le foto correlate ne testimoniano in partee per quello che possono la bontà tenendo conto che sono jpg direttamente sfornati dalla macchina senza elaborazione alcuna e sopratutto rappresentano situazioni abbastanza complicate per la gestione dei forti contrasti presenti nella scene riprese. 

La costruzione ed i materiali sono impeccabili. Anche nei dettagli traspare una cura costruttiva di primo livello (si guardi ad esempio il paraluce fornito in dotazione). La presenza della ghiera dei diaframmi è una chicca che regala un feeling insperato a tutti coloro che hanno sulle spalle anni di pratica analogica ed è una piacevole novità per coloro che sono nati fotograficamente in era digitale.

Ma l'aspetto che a mio avviso rende l'obiettivo in esame degno di essere apprezzato e magari anche acquistato è un carattere che emerge prepotentemente, senza mezze misure: non stiamo parlando della perfezione in termini di nitidezza, distorsione e coma (i classici parametri misurati in laboratorio che, anche se importanti sotto determinati aspetti, poco hanno a che fare con la "resa" effettiva di un ottica se non nel suo esame video ad ingrandimenti improponibili..) ma della sua risposta in termini cromatici ed ottici, capace di restituire colori saturi ma sempre naturali, contrasti decisi ma non aggressivi e stacco dei piani dolce e progressivo paragonabile a quello di ottiche di maggiore lignaggio e valore economico. 

Questi sono aspetti che fanno la differenza tra un'ottica di rango ed un'ottica normale e che sopperiscono in parte a peccati veniali come l'assenza della scala delle distanze, la rumorosita della messa a fuoco automatica e il  diaframma a sole 7 lamelle.

Per le caratteristiche tecniche e tutte le specifiche vi rimando alla pagina ufficiale del sito fuji:

https://www.fujifilm.com/products/digital_cameras/x/fujinon_lens_xf35mmf14_r/

Per il resto è questione di gusti...

 

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